Come salvare un’ape

Un mondo senza api?

“Se le api dovessero scomparire dalla Terra, agli esseri umani resterebbero solo 4 anni di vita“. Questa frase, erroneamente attribuita al grande fisico Albert Einstein, non ha fondamenti scientifici ma rende bene le grandi difficoltà che stanno attraversando questi insetti. Negli ultimi 5 anni infatti la loro popolazione, in Europa, è diminuita di un terzo principalmente a causa di inquinamento e utilizzo di pesticidi in agricoltura.

In pochi sanno però che fino al 35% della produzione di cibo a livello globale dipende dall’impollinazione naturale offerta da questi insetti.

Pensiamo ad esempio agli ortaggi che si trovano in qualsiasi supermercato: pomodori, zucchine, zucche, ma anche mele, pere, pesche e molti altri prodotti agricoli sono sinergicamente legati al lavoro di impollinazione svolto da api ed insetti impollinatori. Non a caso alcuni coltivatori definiscono questi insetti “le vere braccia dell’agricoltura”. Si stima che il lavoro di impollinazione a livello mondiale valga ogni anno circa 207 miliardi di euro.

Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api. Solo in Europa, ben 4 mila diverse colture crescono grazie alle api. Ecco perché anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa per aiutarle.

 

Salviamo le api!

Piantiamo fiori nel nostro orto, giardino o balcone! Tra i più apprezzati da questi insetti ci sono: Facelia, Calendula, Lupinella, Trifoglio, Erba medica, Coriandolo, Cumino, Rosmarino, Timo, Lavanda, Sulla, Girasole, Malva, Grano saraceno, Meliloto officinale. In alternativa potete costruire delle casette per insetti impollinatori (o dei Bees Hotel) con materiali di riciclo, così da offrirgli un riparo per la stagione invernale