Apicolturaurbana insegna a fare apicoltura in città

Come fare apicoltura in città? Nonostante ormai sia noto a tutti che in mancanza di api il nostro mondo verrebbe a scomparire, questi utilissimi insetti sono sempre meno. La causa è da ricercare prevalentemente nell’utilizzo di prodotti chimici in agricoltura e nell’inquinamento.

Fortunatamente c’è chi sta combattendo al fianco di questi ronzanti amici: semplici cittadini, ma anche insospettabili grandi marchi mondiali come McDonald’s, LinkedIn e Carrefour.

Apicoltura: la situazione attuale

Ogni anno, nel mondo, il 40% degli alveari non sopravvive. Questa situazione è diventata una vera e propria emergenza, sia dal punto di vista ambientale che per l’intero ecosistema nel quale viviamo, vite umane comprese.

È importante ribadire che questi piccoli insetti sono fondamentali per l’ambiente e per l’essere umano. Secondo la FAO, infatti, le api si occupano dell’impollinazione di 71, su 100, specie vegetali da cui viene tratta la maggior parte dei nostri prodotti alimentari: frutta, verdura, cereali, per un valore in euro di 1.500 milioni l’anno. L’agricoltura intensiva, l’uso diffuso di pesticidi e i cambiamenti climatici stanno decimando la popolazione degli insetti impollinatori. Ma come si può fare apicoltura nella nostra città?

Per rispondere concretamente a questa domanda nasce Apicolturaurbana.it, con l’idea che ognuno, nel suo piccolo, possa fare qualcosa per salvare questo piccolo animale, spesso temuto senza giusta causa e, invece, indispensabile per la nostra stessa esistenza.

Il progetto “Apicolturaurbana” porta le api in città

L’obiettivo è semplice quanto complesso nella sua praticità: portare le api in città. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la città è diventato un luogo protetto per questi insetti impollinatori perché un ambiente lontano da pesticidi e fitofarmaci utilizzati, invece, in grande quantità nelle campagne.

Il progetto Apicolturaurbana.it, offre attraverso il suo sito, un kit completo di attrezzatura e abbigliamento, oltre alle video guide, per imparare a diventare apicoltori. Il tutto sempre assistiti dagli esperti che si rendono disponibili a insegnare ed affiancare chi è disposto a buttarsi in questa avventura.

Ma se tutti possono fare apicoltura, allo stesso tempo l’apicoltura non è per tutti. Non basta mettere un’arnia sul balcone, come molti sostengono, ma ci vuole passione, attenzione, preparazione e costanza. Al momento una ventina di aziende hanno fatto richiesta in Italia, tra cui anche LinkedIn. All’estero questa pratica è già diffusa, soprattutto a Parigi, Berlino, Londra, New York, Manhattan.
Tra i main promoter ci sono anche McDonald’s, grandi catene di supermercati come Carrefour, ristoranti, brand, musei e hotel di lusso.

Le api stanno bene in città

Nonostante siamo portati a pensare che le api stiano bene solo in campagna, la realtà è differente. In un contesto cittadino hanno diverse risorse a disposizione e si adattano più facilmente, a differenza delle campagne dove molte fioriture sono scomparse e per questi insetti è sempre più difficile vivere.

Milano sta diventando molto sensibile al tema, anche se quello che manca in Italia è un fattore di tipo culturale, fare apicoltura in città comprende un vero e proprio stile di vita. In zona San Siro, ad esempio, ci sono alcuni apiari del progetto di cui, chi è di passaggio, nemmeno si accorge. Le api non sono affatto pericolose né per coloro che decidono di prendersene cura né per i vicini di casa.

Apicolturaurbana.it si occupa di installare anche piccole cassette per api e insetti impollinatori, che non producono miele, ma vivono in piccole comunità di pochi esemplari. Oltre ad essere alla ricerca di fornitori di nuclei o sciami di api da distribuire nelle zone in cui c’è più bisogno di loro, Apicolturaurbana.it lancia un appello: “Ricerchiamo investitori. Se qualcuno volesse farsi avanti ne saremmo molto felici”.